Patrimoni mondiali dell’agricoltura
In alcune aree del mondo la stretta relazione tra l’uomo e l’ambiente in cui vive ha dato vita a sistemi complessi in cui agricoltura, cultura e biodiversità sono una importante eredità per il futuro.
Si chiamano Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) e rappresentano qualcosa di più delle convenzionali aree protette. Si tratta, secondo la definizione ufficiale, di “sistemi di utilizzo del suolo e del territorio degni di nota, ricchi in biodiversità che si evolvono dal co-adattamento di una comunità con il suo ambiente e i suoi bisogni e aspirazioni per uno sviluppo sostenibile". Sono già 52 i GIAHS designati in 21 paesi di tutto il mondo e alcuni sono in fase di valutazione per poter rientrare nella lista dei territori che rappresentano anche importanti risorse di conoscenza e cultura indigena.
In Africa, per esempio, sono tre, e includono luoghi come le oasi del Maghreb e i datteri dell’oasi di Siwa, in Egitto. In Cina, che conta da sola ben 15 siti, sono classificate e protette diverse colture di riso in terrazzamenti tradizionali. In Iran sono considerati tradizionali le colture di uva della valle di Jowzan (da cui si ricava un’uvetta secca molto pregiata) e la produzione dello zafferano. In Italia sono protetti i vigneti del Soave e gli oliveti umbri, tra Assisi e Spoleto.
La bellezza di queste zone, unita alla resilienza degli ecosistemi e a un notevole patrimonio culturale si traducono in sicurezza alimentare per milioni di piccoli agricoltori. Si tratta però di aree messe alla prova da numerosi fattori tra i quali anche il cambiamento climatico e la migrazione legata a difficoltà economiche che rischia di far crollare definitivamente sistemi di agricoltura familiari.
I GIAHS diventano maggiorenni
Di fronte a questo scenario, nel 2002 la FAO lanciò, nel corso del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg, in Sud Africa, l’iniziativa di partnership globale sulla conservazione e la gestione delle GIAHS.
Da allora e nel corso degli anni sono stati identificate diverse aree che possono rientrare nella definizione di GIAHS e che, di conseguenza, possono beneficiare degli aiuti derivati dal progetto FAO, la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale.
Lo scopo principale del programma è l’identificazione e la salvaguardia delle zone protette e di tutto ciò che ruota attorno ad esse. Per fare ciò vengono messi in campo programmi a lungo termine per supportare tali sistemi, un sostegno sistematico previsto a tre livelli: uno globale per facilitare il riconoscimento di queste realtà e consolidare e condividere le lezioni imparate da progetti locali; uno nazionale, per far sì che i GIAHS rientrino nei piani di settore e nelle policy dei singoli Stati; e infine uno a livello locale, dove le attività del progetto si occuperanno di valutare nel dettaglio le strategie per la conservazione e la gestione adattativa delle singole comunità.
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