Fondazione Barilla porta il Food Sustainability Index (FSI) alle Giornate Europee per lo Sviluppo
In occasione delle Giornate Europee per lo Sviluppo si tengono a Bruxelles le più grandi conferenze sullo sviluppo al mondo, che riuniscono circa 67.000 partecipanti, provenienti da 154 paesi, tra cui 144 leader mondiali.
Quest’anno, la Fondazione Barilla ha presentato il proprio Food Sustainability Index sviluppato in collaborazione con The Economist Intelligence Unit e il recente studio nell’ambito del Progetto Food and Cities.
Katarzyna Dembska, Ricercatrice, ha guidato un laboratorio di brainstorming sul tema. La ricercatrice ha spiegato come Fondazione Barilla quest’anno abbia esteso il Food Sustainability Index coinvolgendo anche paesi in via di sviluppo. L’Indice misura, tra i vari indicatori, la performance ottenuta a livello nazionale nella lotta allo spreco di cibo e nel raggiungimento di obiettivi nutrizionali. “Ottenere dati analoghi a livello di singole città, è difficile”, ha spiegato Katarzyna Dembska.

Eppure è proprio nelle città che si concentra la crisi alimentare mondiale. Le città consumano il 70% del cibo mondiale e ospitano circa il 40% della popolazione mondiale malnutrita o sottonutrita. Queste problematiche sono in rapido aumento, dato che sempre più persone nel mondo si spostano dalle campagne verso le città. Lo studio di Fondazione Barilla “Cibo e Città” mostra come le città possano contribuire in maniera determinante a combattere la carenza di cibo adeguato e nutriente per tutti. Lo studio presenta sette casi esemplari (New York, Rio de Janeiro, Milano, Ouagadougou, Tel Aviv, Seoul e Sydney) che testimoniano l’adozione da parte di queste città di politiche innovative per risolvere il problema dello spreco alimentare e della fame.
Nel corso dell’evento, Katarzyna Dembska ha espresso l’auspicio di riuscire a raccogliere i dati necessari per estendere il Food Sustainability Index anche alle aree urbane. I rappresentanti del Programma alimentare mondiale, della rete di Comunicazione sullo sviluppo della Commissione europea e gli esperti responsabili della definizione delle politiche presenti al laboratorio, si sono tutti trovati d’accordo sulla bontà della ricetta proposta. Insieme, hanno promesso di sostenere politiche e progetti innovativi in ambito urbano, in grado di migliorare l’accesso ai prodotti alimentari sia in Europa sia nel Sud del mondo. Tra questi, l’agricoltura urbana, basata su colture idroponiche coltivate in grandi edifici nel cuore delle città, la fortificazione dei prodotti alimentari con l’aggiunta di vitamine ai prodotti di base, e programmi scolastici mirati sulla nutrizione.
A cura di William Echikson
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