Nuova ricerca pubblicata su Biological Conservation mostra come la percentuale di specie di insetti in declino è due volte superiore a quella dei vertebrati e che il tasso di estinzione delle specie locali è otto volte più alto. Lo studio suggerisce che entro fine secolo la maggior parte degli insetti rischi di scomparire.
L'idea è semplice: far sì che i bambini mangino pasti più sani e più sostenibili riducendo al contempo l'impronta di carbonio dei servizi alimentari delle scuole. È quanto stanno facendo alcune mense scolastiche che hanno proposto pasti a maggiore contenuto di vegetali o totalmente vegetariani una volta a settimana, misurando i vantaggi in termini di impronta ecologica e rendendo i bambini consapevoli del guadagno per l’ambiente.
Riuniti dall’International Panel of Experts on Sustainable Food Systems (IPES-Food), 400 portatori di interesse hanno stilato un documento che intende fornire una nuova visione del ruolo della produzione agricola nel contesto del riscaldamento globale, della perdita di biodiversità, dell'obesità crescente e di una agricoltura sostenibile per le generazioni future.
Un rapporto di UN Development Program (UNDP) e UN Women raccomanda l'adozione di un approccio olistico all'uguaglianza di genere incentrato sulla trasformazione di strutture che creano e perpetuano le parità di genere, al fine di sostenere il raggiungimento integrato degli OSS.
Un rapporto delle Nazioni Unite evidenzia i rischi ambientali e sanitari derivanti dai rifiuti elettronici, e sollecita un loro ingresso massivo nell'economia circolare. La produzione annuale di rifiuti elettronici ha un valore di oltre 62,5 miliardi di dollari.
Secondo un nuovo studio pubblicato su Psychosomatic Medicine e condotto su 46.000 persone, chi si nutre in modo sbagliato è più a rischio di sviluppare depressione. Una dieta più equilibrata potrebbe aiutare a ridurre la sintomatologia, ma ulteriori studi sono necessari per confermare questa associazione.
Lo si è sottolineato durante la Giornata mondiale delle donne nella scienza, dando importanza al fatto che, per risolvere i problemi legati alla produzione di cibo, avremo bisogno delle menti migliori e più brillanti che lavorano nella ricerca agricola, spesso rappresentante da giovani ricercatrici.
Gli scienziati marini della National University di Singapore hanno trovato oltre 400 diversi tipi di batteri su 275 pezzi di microplastiche raccolti da tre spiagge dell'isola asiatica, tra aprile e luglio dell'anno scorso. Di questi, alcuni sarebbero in grado di provocare sbiancamento dei coralli e infezioni negli esseri umani.
Lo rende noto il ministro dell'Ambiente Vincent Biruta che ha sottolineato come eventi estremi come siccità e inondazioni abbiano colpito migliaia di ruandesi. È previsto che entro il 2030 i disastri naturali possano costare alle città 314 miliardi di dollari l'anno, proprio quando queste si troveranno a ospitare un numero sempre maggiore di persone e attività.
Uno studio francese avrebbe trovato un legame tra il consumo di alimenti molto elaborati e il rischio di morte prematura negli adulti. La ricerca ha monitorato la dieta di decine di migliaia di francesi tra il 2009 e il 2017, trovando un legame tra l'aumento del consumo di questi alimenti molto lavorati e un maggiore rischio di mortalità.
Secondo un nuovo rapporto di Greenpeace “Soldi pubblici in pasto agli allevamenti intensivi”, ogni anno tra i 28 e i 32 miliardi di euro di pagamenti diretti vadano al settore dell’allevamento, rappresentando circa il 18-20 per cento del bilancio totale dell'Unione europea. La ricerca mostra come almeno il 70 per cento della superficie agricola dell'UE sia destinata all'alimentazione del bestiame.
Gli agricoltori europei, gli agri-commercianti e i produttori di generi alimentari fanno pressione sui negoziatori dell'UE per prendere in considerazione misure unilaterali di emergenza per i prodotti alimentari, poiché i piani attuali non sarebbero sufficienti per evitare un duro impatto di una Brexit priva di accordo quadro nel settore agroalimentare.