Non solo cambiamenti climatici: anche la distruzione dell'ambiente naturale minaccia l'umanità. È quanto afferma l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite presentato a Parigi. Fino a un milione di specie sono in via di estinzione, molte entro pochi decenni, mentre i tre quarti della superficie terrestre della terra sono già gravemente alterati. Un terzo degli stock ittici oceanici è in declino, mentre la parte restante è già sovrapescata.
Il corso presenterà diverse opzioni e strumenti per combattere l'inquinamento marino, fornire esempi e casi di studio per ispirare la leadership a tutti i livelli, aumentare la consapevolezza e stimolare soluzioni creative per il problema dei rifiuti marini.
A seguito della pubblicazione del rapporto Task Force per l'Africa rurale - un'agenda agroalimentare e rurale per la nuova "Alleanza Africa-Europa per gli investimenti e l'occupazione sostenibili" - è stata avviata una consultazione online da parte della Commissione europea per raccogliere feedback sulla relazione e le sue raccomandazioni chiave.
Le quattro priorità da affrontare nel prossimo G7 per l’ambiente sono: 1) combattere la diseguaglianza attraverso una transizione ecologica inclusiva; 2) supportare l’allarme che viene dagli scienziati e l'azione internazionale sulla biodiversità e il clima; 3) promuovere soluzioni concrete per il clima e la biodiversità; 4) finanziare la conservazione della biodiversità.
Le tecnologie più promettenti a basse emissioni avranno bisogno di essere messe alla prova su scala industriale entro il 2030 al più tardi.
Poiché i cambiamenti climatici influenzano i sistemi alimentari, i governi, le aziende alimentari e agricole e gli investitori pubblici e privati devono identificare e affrontare meglio i numerosi rischi legati al clima.
Secondo una nuova ricerca pubblicata su Climatic Change, gli sforzi globali per limitare le emissioni di gas a effetto serra, aumenterebbero la crescita del PIL dei Paesi più poveri, nei prossimi 30 anni con un payoff entro il 2050. I ricercatori hanno esaminato l'impatto che la mitigazione del cambiamento climatico avrebbe sulle economie dei Paesi più poveri, in particolare il Malawi, il Mozambico e lo Zambia.
A rilevarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che con un recente ricerca dimostra che l'allattamento al seno può ridurre le probabilità che un bambino diventi obeso fino al 25 per cento. Lo studio, condotto in 16 paesi europei, ha inoltre rilevato che più del 77 per cento dei bambini di tutta Europa è stato allattato al seno, ma i tassi variavano ampiamente. In Irlanda, il 46 per cento delle madri non ha mai allattato al seno mentre in Francia è il 34 per cento.
L'ha dichiarato il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, affermando che il mondo sta affrontando un'emergenza climatica e ha promesso che la Scozia sarà da esempio per il resto del mondo nella riduzione delle emissioni di CO2. Il primo ministro scozzese ha dichiarato che questo è un impegno pubblico per agire sul riscaldamento globale, ispirato dai giovani manifestanti.
Secondo l'ultimo censimento del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti pubblicato ad aprile, il numero di aziende biologiche è aumentato, nonostante una riduzione generale dei coltivatori nel Paese. Il valore dei prodotti agricoli biologici è più che raddoppiato nel periodo 2012-2017, per questo gli agricoltori hanno un maggiore ritorno economico.
Lo afferma Oxfam Advocacy che ha piantato oltre 7,1 milioni di alberi nell'ambito del progetto Fuel wood balance (Fuwoba) nello stato di Katsina. Secondo Christo Marry-Udokang, il project manager dell'iniziativa, le varietà comprendono esemplari di moringa, eucalipto, mango, guava, neem e altre varietà considerate utili per la comunità locale e la conservazione dell'ambiente.
Nel 2017 ESCWA, FAO e Arab Horizon 2030 hanno pubblicato un rapporto congiunto dal titolo "Prospettive per il miglioramento della sicurezza alimentare nella regione araba", che individua il settore agricolo come fondamentale per affrontare il tema delll'efficienza nell'uso dell'acqua.