Sono più di 38 le nuove fattorie urbane sorte nella capitale francese negli ultimi anni. E durante la pandemia hanno visto crescere la domanda di prodotti, dovuta alla chiusura della città e all'interruzione delle catene di approvvigionamento. Gli orti urbani possono sorgere su terreni abbandonati, ferrovie dismesse o stazioni della metropolitana, fornendo cibo a chilometri zero.
Secondo i rappresentanti delle aziende alimentari e pubblicitarie, il piano contro l'obesità del governo potrebbe costare più di un miliardo di euro all'economia inglese e rischia di far aumentare il prezzo dei prodotti alimentari. L'idea è di imporre limiti rigorosi alla pubblicità del cibo spazzatura e alle offerte “due per uno” nei negozi, oltre a vietare la pubblicità di alimenti ricchi di grassi, zucchero o sale prima delle 21:00.
Rinvenuto il virus della malattia virale emorragica del coniglio in alcuni animali testati in Irlanda del Nord. La malattia è contagiosa nelle lepri e nei conigli e può essere mortale, ma non può essere trasmessa all'uomo. Un portavoce del dipartimento dell'Agricoltura, dell'Ambiente e degli Affari rurali ha affermato che la malattia era stata rilevata anche durante i test nel 2019, con un campione che ha restituito un risultato positivo su tre conigli sottoposti a sorveglianza passiva.
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta assistendo a un'intensa trasmissione del coronavirus in un numero ridotto di Paesi. Infatti i due terzi di tutti i casi provengono da 10 nazioni. Inoltre quasi la metà di tutti i casi segnalati finora provengono da soli tre paesi. Tra questi gli Stati Uniti, che giovedì hanno superato i quattro milioni di infetti, con in media oltre 2.600 nuovi casi ogni ora.
Un'obesità grave può aumentare la probabilità di morire di coronavirus fino al 90 per cento, secondo una nuova ricerca del Sistema di salute pubblica inglese (Public Health England). La stessa agenzia ha riscontrato un drammatico aumento del rischio di ricovero in ospedale e morte per Covid-19 tra gli obesi nei mesi scorsi, e ha richiesto un'urgente campagna governativa.
Il volume di plastica che arriva negli oceani potrebbe quasi triplicare nei prossimi 20 anni e vedrà più rifiuti che pesci entro metà secolo. Lo studio, condotto da ricercatori della Ellen MacArthur Foundation, dell'università di Oxford, dell'università di Leeds e del Common Seas, ha calcolato che nel 2016 sono state scaricate nell'oceano circa 11 milioni di tonnellate di plastica.