Lo afferma l'edizione 2019 del rapporto Niti Aayog, dove viene sottolineato che la maggior parte degli stati indiani sta gestendo in maniera errata le proprie risorse idriche. Secondo le stime pubblicate dal think tank del governo, 600 milioni di indiani stanno già affrontando una grave carenza idrica, mentre 200mila persone muoiono ogni anno perché non hanno accesso all'acqua pulita.
A causa dei continui black-out, che possono durare anche 18 ore, nel paese aumenta il taglio degli alberi e delle foreste. Il legname viene infatti usato per cucinare o per riscaldare gli ambienti domestici. Secondo la portavoce della Commissione forestale Violet Makoto, lo Zimbabwe perde ogni anno circa 330mila ettari di foreste. Secondo la Fao sono rimasti solo 15,6 milioni di ettari nel paese a causa della deforestazione.
Un nuovo studio pubblicato su Biological Conservation invita a ridurre l'inquinamento luminoso in quanto sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di molte specie di insetti, tra cui gli impollinatori. Secondo lo studio, il 40 per cento di tutte le specie di insetti potrebbe estinguersi nei prossimi decenni, e questo a causa del contributo negativo dell'illuminazione artificiale.
Grazie al lavoro dell'International Crops Research Institute for the Semi-Arid Tropics (ICRISAT) un gruppo di contadini dello stato indiano di Telangana ha appreso nuove tecniche agricole che hanno permesso loro di aumentare i raccolti. Nello specifico hanno imparato come gestire l'irrigazione e la fertilizzazione con l'azoto, riducendo così le perdite per un'eccessiva fertilizzazione e risparmiando sull'uso dell'acqua.