Una coalizione di finanziatori, associazioni senza scopo di lucro e istituti filantropici ha promesso di investire oltre 650 milioni di dollari nell'organizzazione del sistema CGIAR per aiutare 300 milioni di piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, che stanno già erodendo la produzione di colture e bestiame in luoghi come l'Africa sub-sahariana e l'Asia meridionale.
Il 23 settembre è iniziato a New York il summit delle Nazioni Unite sul clima. Il segretario generale Antonio Guterres ha chiesto ai capi di governo di presentare piani concreti per migliorare gli impegni nella ridurre dei gas a effetto serra e raggiungere emissioni nette zero di carbonio. Gli osservatori delle Nazioni Unite affermano che la Cina e circa altri 70 paesi potrebbero fare annunci importanti.
Secondo un recente rapporto della FAO, sono circa 41 i paesi che continuano ad aver bisogno di aiuti alimentari. Di questi almeno 30 sono africani. Condizione causata dai numerosi conflitti e dalle condizioni meteorologiche avverse, in particolare la carenza di precipitazioni, che incidono fortemente sulla disponibilità e l'accesso al cibo per milioni di persone.
Sono circa 47 i chilogrammi di cibo che ogni americano spreca l'anno. Il sondaggio, condotto da OnePoll per conto di Bosch, ha anche scoperto che l'americano medio ha circa 102 dollari di prodotti nel suo frigorifero e che butta circa 53 dollari di cibo alla settimana. Le più sprecate sono le banane, le fragole e le mele.
Lo stanno studiando i ricercatori in Israele, nel deserto del Negev. Le tecniche testate qui su 30 varietà di uva includono l'uso di reti che forniscono ombra, tralicci per far crescere le viti in modo da limitare l'esposizione al sole, sensori che misurano l'umidità del suolo e termocamere che tracciano l'assorbimento da parte dell'uva. Un sistema per capire come sarà possibile produrre ancora vino in ambienti caldi e desertici.