Calano i consumi di riso in tutta l'Asia. Il consumo pro capite dal 1961 è diminuito del 60 per cento a Hong Kong e di quasi la metà in Giappone. In Corea del Sud è invece diminuito del 41 per cento dal 1978, mentre anche in Cina si registra un calo, a favore di altri alimenti ricchi di proteine, come la carne. Si fanno strada anche nuovi alimenti, come la quinoa o il miglio. Le cause secondo gli osservatori sono da ricercarsi nell'urbanizzazione, nell'aumento dei redditi, nei cambiamenti climatici e nelle preoccupazioni per la salute e le scorte alimentari.
In un articolo sponsorizzato da Global Environment Facility, Peter Thomson, inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni unite per gli oceani, fa il punto sui problemi legati ai canbiamenti climatici e sulle misure da prendere per raggiungere, entro il 2030, i traguardi previsti dal Sustainable Developmental Goal 14, dedicato proprio ai mari e agli oceani.
Il Tribunale dell’UE conferma la validità delle restrizioni introdotte a livello dell’UE nel 2013 nei confronti degli insetticidi clothianidin, tiametoxam, imidacloprid e fipronil in considerazione dei rischi per le api, confermati dalle analisi effettuate dall’EFSA, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. A seguito della perdita di colonie di api in conseguenza di vari casi di cattivo utilizzo di pesticidi, dopo aver riesaminato le approvazioni rilasciate per le sostanze attive clothianidin, tiametoxam e imidacloprid (che rientrano nella famiglia dei neonicotinoidi) e per la sostanza attiva fipronil (che rientra nella famiglia dei fenilpirazolici), tali sostanze erano state vietate nel 2013.
Ora il Tribunale dell'UE ha anche respinto i ricorsi della Bayer e della Syngenta relativi ai neonicotinoidi clothianidin, tiametoxam e imidacloprid.
Secondo il Tribunale, le prove portate dai produttori delle sostanze sotto esame non sono sufficienti ed è quindi ragionevole, in assenza di dati certi, applicare il principio di precauzione a tutela degli insetti necessari all’impollinazione.
Le smart cities, o città intelligenti, sono spesso al centro delle discussioni sul futuro della vita urbana. Ma poter gestire un numero maggiore di informazioni può aiutare a risolvere i problemi umani e ambientali, ad esempio risparmiando energia e regolando il flusso del traffico anche nei grandi parchi naturali. Uno studio condotto in Gran Bretagna ha ora evidenziato il potenziale di adattamento del concetto di "smart" nella gestione delle aree versi e dei parchi nazionali: con l’aiuto di app, car sharing e parcheggi intelligenti, è possibile ridurre l’impatto del turismo sugli ecosistemi.
L’Organizzazione mondiale della sanità mira a salvare milioni di vite mediante l'eliminazione degli acidi grassi trans dalla catena alimentare globale attraverso il programma REPLACE, una guida che ha come scopo l’eliminazione di queste sostanze dalla produzione industriale di cibo entro il 2023.
I grassi trans prodotti industrialmente possono dare al cibo una durata più lunga, ma ogni anno portano anche alla morte di oltre 500.000 persone da malattie cardiovascolari e cardiache, secondo l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.
A rilevarlo una nuova raccomandazione dell'American Heart Association che dimostra come consumare due porzioni di pesce azzurro alla settimana possa ridurre in modo significativo il rischio di infarto e ictus, anche per coloro che abitualmente seguono una dieta sana. Una dichiarazione che avviene a fronte della numerosa letteratura scientifica che mostra come gli acidi grassi contenuti nel pesce azzurro siano utili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Le scelte migliori (in termini di salute e non necessariamente ambientali) sono il salmone selvaggio, il tonno, lo sgombro, la trota di lago, le aringhe e le sardine.
Aumentano i casi di interi villaggi nelle regioni agricole cilene che si trovano senz'acqua a causa delle irrigazioni illegali impiegate per le piantagioni di avocado. Lo rivelano associazioni come Rural Potable Water che denunciano come canali di irrigazioni illegali deviano il corso di fiumi e torrenti lasciando letteralmente a secco intere comunità. Solo in Gran Bretagna la domanda di avocado è cresciuta del 27 per cento nell'ultimo anno.
Il Paese centro americano vuole diventare carbon neutral entro il 2021. Per fare ciò dovrà ridurre le emissioni di CO2 provenienti dall'agricoltura, che oggi rappresentano il 37 per cento del totale. Per questo già molti coltivatori di caffè stanno utilizzando tecniche agricole sostenibili a basse emissioni di carbonio che permettono di vendere il prodotto a un costo maggiore sul mercato. Una tendenza, quella dell'agricoltura sostenibile, che sta crescendo in molti altri settori, come quello delle banane e degli ananas in Centro america o del té in India e Sri Lanka.
L'Unione Europea (UE) ha stanziato oltre 300 miliardi di euro per aiutare l'agricoltura sostenibile della Tanzania nel periodo che va dal 2014 al 2020. Ad affermarlo è l'Ambasciatore Roeland van de Geer, a capo della delegazione UE in Tanzania, nel corso del recente Europe Day 2018. Nel 2017 l'agricoltura rappresentava il 30,1 per cento del prodotto interno lordo del Paese africano. Si stima inoltre che il settore fornisca il 65 per cento delle materie prime industriali e impieghi il 65 per cento della popolazione lavorativa della Tanzania.
Lo fa sapere il Ministero delle risorse naturali che ha dichiarato che il totale delle terre arabili del Paese è sceso a 134,86 milioni di ettari, con un calo di 60.900 ettari rispetto all'anno precedente. È il quarto anno consecutivo che le terre coltivabili si riducono, a causa della crescente urbanizzazione, di nuove costruzioni, dei disastri naturali e a causa dei prelievi ambientali, oltre a cambiamenti nella produzione agricola. Per questo il Paese vuole bonificare il 90 per cento dei terreni contaminati entro il 2020 e creare oasi ecologiche dove non sarà possibile praticare né l'industria né l'agricoltura.
È stato firmato il Progetto di cooperazione tecnica tra FAO e Parlamento Panafricano, intitolato "Rafforzare le capacità dei parlamentari in Africa per un ambiente favorevole alla sicurezza alimentare e la nutrizione". La FAO fornirà assistenza tecnica al Parlamento Panafricano per l’implementazione di buone pratiche, con l’obiettivo di ridurre la malnutrizione nel continente.