Il traffico illegale di piante provenienti dalla foresta tropicale è aumentato rapidamente nelle Filippine. Questo a causa delle forti limitazioni di movimento causate dalla pandemia e dall'aumento della domanda di piante protette e a rischio di estinzione da parte di chi vive nelle città, in particolare nella capitale Manila. Tra le più richieste sarebbero le piante carnivore e gli esemplari usati per far crescere dei bonsai in casa. Registrati anche un forte aumento di prezzi e di furti di piante nelle case.
L'autorità doganale cinese ha fatto sapere che i fornitori stranieri vedranno bloccati i propri prodotti alimentari qualora l'imballaggio risultasse positivo per l'agente patogeno Sars-Cov-2. La nuova regolamentazione arriva dopo che uno studio ha dimostrato che il virus può sopravvivere sul salmone freddo fino a otto giorni.
La fuoriuscita di petrolio causata da una nave da carico incagliata il 25 luglio scorso, che ha sversato in mare più di 1.000 tonnellate di olio motore sta minando gli sforzi della nazione per raggiungere un utilizzo sostenibile delle risorse oceaniche. L'economia dell'isola si basa, oltre che sul turismo già duramente colpito, sullo stretto rapporto tra la popolazione e l'oceano Indiano che circonda l'isola.
Entro la fine del 2020, in Ruanda, tutti i distretti avranno punti di raccolta dei rifiuti elettronici che potrebbero aiutare a raccoglierne oltre 10mila tonnellate l'anno. Queste verranno poi avviate a smaltimento e riciclo, nell’ottica dell’economia circolare. L'iniziativa è stata resa nota durante il lancio di un punto di raccolta di rifiuti elettronici nel distretto di Huye e con la conclusione della formazione di 300 tecnici per la riparazione e la gestione sostenibile dei prodotti elettronici a fine ciclo.
Gli effetti della pandemia Covid-19 ritarderanno di un decennio i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, secondo i nuovi dati pubblicati dal Social Progress Imperative (SPI), un'organizzazione no-profit statunitense. Questi includono l'eliminazione della povertà, il miglioramento dell'accesso all'istruzione e all'azione sui cambiamenti climatici, che secondo il think tank saranno soddisfatti solo entro il 2092.
Nel suo discorso iniziale, il direttore generale della FAO Qu Dongyu ha sottolineato che le misure e gli sforzi congiunti intrapresi finora dai Paesi e dalle organizzazioni internazionali hanno consentito alle catene globali alimentari di continuare a funzionare anche durante la pandemia. Secondo le stime infatti, la produzione mondiale di cereali prevista per il 2020 si attesta ancora a 2.765 milioni di tonnellate, un massimo storico e 58 milioni di tonnellate al di sopra del risultato del 2019.