Un gruppo di ricerca guidato da Jennifer Jacquet della New York University ha denunciato l’ipotesi di aprire allevamenti di polpi per alimentazione umana. Secondo i ricercatori non sarebbe né etico né ecologicamente sostenibile, perché andrebbe a minare gli equilibri dell'ecosistema marino. Infatti per gli allevamenti intensivi di polpi sarebbero necessarie enormi quantità di molluschi che dovrebbero essere pescati. Inoltre i polpi in allevamento muoiono facilmente per lo stress.
È il secondo paese dopo il Regno Unito a dichiarare lo stato di emergenza climatica. Il ministro per l'azione climatica Richard Bruton ha affermato che il cambiamento climatico è la più grande minaccia per l'umanità e che il livello di urgenza è quindi giustificato. La decisione avviene dopo che il gruppo ambientalista Extinction Rebellion e i movimenti studenteschi hanno protestato per 11 giorni a Londra.
Tesco, Sainsbury's, Waitrose e Nestlé dimezzeranno i rifiuti alimentari entro il 2030. Si tratta dei maggiori distributori alimentari a livello internazionale: in un recente incontro hanno deciso di adottare un pacchetto di azioni per ridurre lo spreco alimentare. L'iniziativa toccherà oltre 300 punti vendita e negozi nel Regno Unito.
L'isola di Singapore, negli anni, si è trasformata da una società agricola ad una ad alta tecnologia. Oggi infatti sta esplorando nuove tecniche per coltivare il proprio cibo in maniera efficiente, attraverso orti verticali e agricoltura indoor capace di ridurre l'uso del suolo e proteggere le coltivazioni dai cambiamenti climatici.
Si tiene a Roma, dal 15 al 17 maggio, il simposio internazionale “Stop soil erosion, save our futire” dedicato all’analisi dell’erosione del suolo e alle possibile azioni per porvi rimedio. Il meeting è organizzato in collaborazione con l’Intergovernmental Technical Panel on Soils (ITPS) e la UN Convention to Combat Desertification (UNCCD. L’obiettivo è tradurre le conoscenze scientifiche in documenti di policy.
Un recente rapporto di valutazione dello stato di salute dei ghiacciai dell'Hindu Kush e dell'Himalaya mette in relazione la perdita di acqua dolce a causa dell'aumento delle temperature e il possibile aumento di conflitti regionali e contese che porterebbe l'Asia meridionale a trovarsi a gestire milioni di rifugiati climatici.